Agricoltura sociale

Il progetto agricolo sociale è stato avviato in località San Francesco, dove si promuove un percorso agro-didattico anche con l’ausilio dell’ IAA con gli equidi, asini e cavalli. Come soci della rete delle Fattorie Sociali e partecipanti alla realtà delle Cooperative Sociali di tipo B, si intende offrire a persone in situazioni di disagio una possibilità di orientamento formativo, un sostegno alla progettualità futura, una formazione professionale e un inserimento lavorativo, fondamentali per lo sviluppo dell’individualità e per l’integrazione sociale. La scelta dell’agricoltura come ambito di supporto a percorsi terapeutico-riabilitativi e per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale non è casuale. Le attività agricole, e in particolare quelle nel settore biologico, presentano infatti alcune peculiarità particolarmente favorevoli allo scopo. Tra le caratteristiche che rendono l’azienda agricola biologica un contesto potenzialmente inclusivo di soggetti fragili rientrano: 1. l’organizzazione dell’unità di produzione, che può essere estremamente duttile (infatti gli ordinamenti produttivi possono essere scelti in un ventaglio molto ampio di possibilità che include attività in pieno campo di varie coltivazioni , a ciclo breve o a ciclo lungo, etc.); 2. le modalità con cui può essere svolto un processo produttivo (lavoro in un ambiente aperto, a contatto con la natura); 3. gli obiettivi che guidano le scelte dell’imprenditore, orientati non solo alla massimizzazione di un parametro economico, ma anche al conseguimento di risultati di carattere sociale; 4. l’adozione di tecniche di produzione non esclusivamente inserite in una logica puramente economica ma anche in una prospettiva di efficienza sociale. L’agricoltura biologica è un modello di sviluppo multifunzionale per eccellenza. La funzione sociale, ovvero la capacità di offrire servizi di carattere sociale alla collettività, è ormai riconosciuta da tutti. L’azienda biologica è quindi già impostata per essere un luogo dove la produzione agroalimentare è sempre associata alla fornitura di servizi alla collettività, rendendola il luogo più appropriato per l’inserimento di persone in difficoltà che hanno bisogno di una poliedricità di obiettivi per poter dar spazio alle loro esigenze di espressione. Rimettere al centro l’uomo significa dare a chiunque lavori nell’azienda agricola un senso di responsabilità rispetto all’attività che sta svolgendo. Il biologico riposiziona questo sapere al centro del processo tecnologico e ne rende tutti protagonisti. È evidente che questo aspetto è forse l’elemento di partenza fondamentale per la costruzione di una propria autostima che è alla base di qualsiasi percorso di inserimento. L’altra peculiarità del biologico, riconosciuta da tutti, è il suo naturale orientamento al mercato perché risponde a una domanda reale di prodotti di qualità a livello di sicurezza alimentare. In azienda, non si fa un assistenzialismo dequalificante e tutto questo crea delle straordinarie motivazioni per chi è coinvolto; la produzione ha un senso e non è fine a se stessa. Ma ciò che emerge con grande chiarezza, è la valenza “terapeutica inclusiva” del rapporto con la vita che l’agricoltura consente: dal seme alla pianta e infine al frutto. L’agroterapia è infatti solitamente considerata più idonea al recupero di soggetti svantaggiati perché, mettendo le persone in contatto con il ciclo della natura e della vita, aiuta a conseguire maggiori livelli di autonomia e di senso di sé, rispetto ad altri tipi di attività più ripetitive, frustranti e spersonalizzanti, spesso fonti esse stesse di disagio personale Inoltre, il metodo dell’agricoltura biologica permette anche a chi è in difficoltà, di lavorare in tutta sicurezza. L’uso di sostanze a tossicità ridotta per la difesa delle colture rende l’azienda biologica anche un luogo sicuro, dove le libertà di sperimentazione individuale sono più libere, e quindi la propria soggettività può esprimersi liberamente, trovando spesso nel rapporto e nella cura di varie tipologie di piante un proprio equilibrio interiore.